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 Articoli - Riproduzione dei Corydoras davidsandsi

Questa speciedel Gruppo Aeneus si trova nelle parti centrali del Rio Negro in Brasile edassomiglia ad una altro corydoras. Ha la stessa colorazione di C.metae dal fiume con lo stesso nome in Colombia, ma davidsandsi ha un muso un po’ più lungo e lariga nera continua fino al lobo della pinna caudale in basso, mentre quella di C.metae si ferma al peduncolo caudale. La somiglianza con C. melini èche hanno la stessa riga nera che termina per entrambi nel lobo della pinnacaudale in basso, ma la riga per i melini si separa appena dietro lapinna dorsale e continua come due righe sul retro del corpo. La colorazione èdiversa per i melini, essendo un bianco sporco con dei puntini neri chesi uniscono sul dorso, mentre davidsandsi ha un colore più uniforme esenza puntini. Se riuscite a capire tutto questo, vi spiegherò come ho fatto afare riprodurre questa specie (C.davidsandsi).

Questa foto mostra la riga nera che scorre lungo la schiena. Acquistai due coppie da diversi negozi e li misi in una vasca 46cmx30cmx30cm con acqua lasciata maturare, ghiaia fine, muschio di Giava e un filtro a spugna, ma non ero a conoscenza dei problemi che avrei avuto provando a riprodurli, anche se una delle femmine era abbastanza grossa. Li nutrii con il mio solito, mangime in scaglie, daphnia, vermi bianchi e larve di zanzare (congelato e vivo) svolgendo cambi d’acqua (circa il 50%) con acqua fresca, due volte a settimana, ma non riuscivo a farli iniziare.
Questo continuò per tre mesi finché decisi di dargli un’altra possibilità. Misi una pompa aeratore nella vasca e poi feci un cambio d’acqua del 75% con acqua piovana e ‘invasi’ la vasca con vermi bianchi, chiusi la stanza e sperai nel meglio. Lo sapete cosa sto per dire. La mattina dopo trovai un totale di 14 uova sul muschio di Giava. Le tolsi e le misi in una piccola vasca con acqua dalla vasca di riproduzione. Misi un areatore leggero, ma tre giorni più tardi solo quattro si schiusero perché otto si erano riempite di funghi, mentre due non erano state fertilizzate. Dovetti andare via per due giorni e persi gli avannotti perché non cambiai l’acqua. Non mi dovetti preoccupare visto che la settimana dopo si riprodussero ancora, solo cinque uova che rimisi nella piccola vaschetta, ma senza ossigenazione. Aggiunsi anche del blu di metilene come fungicida.

Si schiusero in tre giorni, e dopo due giorni cominciai a nutrirli con microvermi e del cibo per avannotti. La successiva deposizione fù una settimana dopo, e questa volta ci furono ben 30 uova.
Guardai la sequenza di riproduzione che accadde alle 9 del mattino. Uno dei maschi rincorse la femmina più grossa mentre formavano la solita posizione a T, il maschio prendeva i baffi della femmina tra le sue pinne pettorali e la spingeva in modo molto forte, e dopo circa otto secondi lei si liberò, si appoggiò su un fianco per qualche secondo e poi espulse un uovo fra le sue pinne ventrali. Andò in giro per la vasca, inseguita dal maschio per quello che sembrava un’eternità, prima di depositare l’uovo nel muschio di Giava o qualche volta sul vetro. Notai che l’altro maschio provava ad inserirsi nell’atto, ma il maschio dominante lo cacciava via, così provava sempre ad andare ad accoppiarsi con l’altra femmina, che però non era interessata.
Tengo gli avannotti nella vasca piccola per due settimane, e poi li sposto in una vasca da 30 litri per la crescita con un filtro ad angolo, facendo cambi d’acqua un giorno si ed uno no.
Qui comincio a nutrirli con naupli di artemia oltre ai microvermi e cibo in scaglie polverizzato.
Questa foto sfocata:

è di un avannotto di 11 giorni. Da allora si riproducono abbastanza regolarmente, con all’incirca 6 - 10 giorni fra le deposizioni. Anche l’altra femmina si sta riproducendo ora, perciò ora ho riproduzioni con 20 – 50 uova da entrambi le coppie.
Il pH è a 6,8 con la temperatura intorno agli 26,5°C durante la giornata e di notte intorno ai 24,5°C. L’acqua è poco dura da queste parti della Scozia, con un GH di 1.
Una lezione che ho imparato dalla riproduzione dei Corydoras è che bisogna avere tanta pazienza.

 

 

 

 

 

           

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