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DUREZZA DELL'ACQUA
La durezza
dell'acqua è dovuta alla presenza degli ioni calcio e magnesio ed è
indipendente dal tipo degli anioni presenti in essa; essa viene espressa come
durezza totale, temporanea e permanente. La durezza totale - misurata in
acquariofilia in Italia di solito in gradi tedeschi (10 mg di CaO-ossido di
calcio - in I litro d'acqua corrispondono ad lo dGH) si può dividere nelle due
parti composte dalla durezza temporanea e da quella permanente. La prima
è la parte della durezza rimovibile per esempio per ebollizione dell'acqua e
corrisponde, in linea di massima, alla quantità di bicarbonato di calcio e di
magnesio presenti nell'acqua stessa. La durezza permanente invece è
quella che resta nell'acqua anche dopo l'ebollizione ed è formata dai solfati,
cloruri e nitrati di calcio e magnesio. La durezza
temporanea è composta, come abbiamo visto, di bicarbonati che si formano
nell'acqua grazie alla presenza di anidride carbonica che si lega a calcio e
magnesio. Nell'acqua questo processo è anche reversibile quando la presenza di
anidride carbonica, o più precisamente di C02, è scarsa e ha una notevole
importanza per numerosi altri fattori chimici. Per permettere che i
bicarbonati di calcio e di magnesio non si disciolgano nuovamente (liberando
anidride carbonica) è indispensabile che nell'acqua sia presente sempre una
certa quantità di anidride carbonica libera. L'anidride carbonica libera
nell'acqua varia secondo, la durezza temporanea di quest'ultima. In
un'acqua con 5,1 di durezza temporanea, l'anidride carbonica libera è di 1,8 mg
per litro; in un'acqua con 140 di durezza temporanea, la relativa anidride
carbonica libera è di 34,5 mg per litro. Questa osservazione è di
notevole importanza, come vedremo più avanti, anche quando si parla del valore
pH. Infatti l'anidride carbonica libera nell'acqua ha la capacità di
fungere da tampone per il pH stabilizzando questo valore e, in caso di un certo
superdosaggio di C02 soprattutto in assenza di una durezza temporanea elevata,
ha la capacità di abbassare il pH entro limiti ragguardevoli e perciò
importanti per l'acquariofilo.
L'anidride carbonica libera è di notevole importanza anche per le piante perché
è una delle loro sostanze nutritive fondamentali. Ritorniamo ancora un attimo
sulla misurazione della durezza dell'acqua. Si usa parlare, in
acquariologia, di acque dure e di acque tenere. In genere la suddivisione
tra questi tipi avviene nel modo seguente:
- da 0 fino a 5° dGH, molto tenera;
- da 5° fino a 10°dGH, tenera;
- da 10° fino a 20°dGH, dura;
- oltre 20°, molto dura.
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