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L'EQUILIBRIO BIOLOGICO
Un tempo ogni
libro sull'acquariofilia che si rispettasse dedicava molto spazio alla
questione su come creare l'equilibrio biologico nell'acquario. Si
intendeva, e si intende ancora oggi, per equilibrio biologico, una proporzione
quasi costante tra tutti gli organismi dello stesso spazio vitale. Questa
proporzione costante fra il numero dei vari individui viene influenzata dalla
riproduzione e dalla morte, dall'essere mangiati e dal mangiare. Di
conseguenza un equilibrio biologico nell'acquario significherebbe avere
un'acqua talmente perfetta da permettere lo sviluppo dei batteri riducenti, in
modo tale da eliminare tutte le sostanze inorganiche però in quantità
sufficiente, e non superiore ,a quante ne servono come nutrimento per le
piante che, a loro volta, non (devono essere in numero né inferiore né
superiore a quello necessario per l'equilibrio gassoso (presenza di anidride
carbonica) e di conseguenza il numero dei pesci deve essere talmente ridotto da
non produrre troppe sostanze organiche. Il lettore si sarà accorto che,
con molte parole, abbiamo cercato di dire che l'equilibrio biologico
nell'acquario è una cosa irrealizzabile perché in pratica significherebbe
pochissimi pesci, relativamente molte piante, un filtraggio non indifferente e
soprattutto un acquario sempre in perfetta efficienza. Va detto e
sottolineato che in pratica un equilibrio biologico in acquario, come del resto
in quasi tutti i sistemi ricreati in cattività dall'uomo, non esiste.
D'altra parte ci si può avvicinare abbastanza a questo fantomatico equilibrio
biologico, rispettando certe regole e ricreando il più possibile l'ambiente
naturale dei pesci e delle piante.
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