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continua IL RISCALDAMENTO
Per un acquario tropicale il riscaldamento è tanto
importante quanto lo è la luce per la crescita delle piante. Se è senza
riscaldamento, solo in casi molto particolari i pesci tropicali potrebbero
sopravvivere a lungo. Oggi si ricorre, almeno in Europa, esclusivamente
al riscaldamento elettrico dell'acqua. Per questo si usano principalmente
delle resistenze incorporate in provette di vetro, talvolta riempite con sabbia
speciale. Queste provette, nei prodotti migliori, sono di vetro
"pirex" e pertanto, se usate con le dovute precauzioni, difficilmente
si rompono. L'industria offre inoltre anche speciali riscaldatori sotto
forma di cavetto flessibile da interrare sotto la sabbia dell'acquario.
Questi due tipi di riscaldatori vengono entrambi introdotti nell'acqua e
si trovano pertanto o all'interno dell'acquario stesso oppure anche nel
filtro. Esperti di sicurezza hanno osservato che questo tipo di
riscaldamento presenta notevoli rischi per quanto riguarda la possibilità di
scosse e cortocircuiti causati da una rottura, anche minuscola,
dell'apparecchio elettrico all'interno dell'acquario. Per questo
ultimamente l'industria offre anche dei riscaldatori da applicare fuori
dall'acqua, come per esempio una specie di cuscinetto di materiale plastico da
disporre tra il supporto e la lastra di fondo dell'acquario, riscaldando così
la vasca dall'esterno. Contrariamente alle prime apparenze, questo tipo
di riscaldamento non è più dispendioso di energia che quello all'interno
dell'acquario, con notevole vantaggio per la sicurezza. Va tenuto
presente ad ogni modo che in questo campo lo sviluppo tecnico dei prossimi anni
potrà riservare ancora delle sorprese a vantaggio dell'acquariofilo. Per
riscaldare l'acquario non basta naturalmente il semplice riscaldatore perché
prima o poi si potrebbe arrivare a temperature troppo elevate con conseguenze
letali per pesci e piante. Si deve perciò regolare la temperatura
influenzando il riscaldatore in modo tale da fissarla su quei valori ideali che
si aggirano tra i 24° ed i 26° C per la maggioranza dei pesci tropicali.
Il sistema più semplice e meno costoso è quello di usare un riscaldatore
con una potenza tale da riscaldare l'acqua di tanti gradi di quanti la
temperatura all'interno dell'acquario deve essere superiore a quella dell'ambiente
circostante. Esistono delle tabelle che indicano, per le varie grandezze
di acquari e secondo la differenza di temperatura tra l'interno dell'acquario e
l'esterno, il giusto wattaggio del riscaldatore. Purtroppo queste tabelle
non possono tener conto del fatto che, durante i vari periodi dell'anno, la
temperatura all'esterno dell'acquario, cioè in un soggiorno o in un altro
ambiente casalingo, varia anche notevolmente. Perciò si dovrebbe
cambiare, ad ogni variazione della stagione, il riscaldatore con un altro di
potenza più adeguata oppure usare un riscaldatore di potenza regolabile (noto
in Italia come riscaldatore pwb). In poche parole, difficilmente si può
fare a meno di un termostato.
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